B&B IN CONDOMINIO

Negli ultimi anni si sono diffuse sul territorio numerose realtà ricettive extralberghiere, come affittacamere, ostelli e Bed & Breakfast. Quest’ultima in particolare si tratta di una soluzione che permette di ricavare introiti, attraverso un servizio di pernottamento e di prima colazione in un appartamento di proprietà.

È possibile trasformare la propria abitazione, sita in un condominio, in un Bed & Breakfast?

Innanzitutto bisogna distinguere tra il B&B, che è una attività svolta senza soluzione di continuità e quindi solo in alcuni periodi dell’anno, e pensioni e locande, che invece svolgono la loro attività ricettiva per tutto l’anno. Tale caratteristica rende i B&B non vere e proprie strutture ricettive, ecco perché potrebbero essere aperti in immobili condominiali.

Ma vediamo perché.

La legge non dice come poter utilizzare il proprio appartamento in tal senso, divieti potrebbero però essere presenti nel regolamento condominiale. In tal caso, quest’ultimo deve essere stato approvato all’unanimità di tutti i condomini (non solo di quelli presenti in assemblea), raggiunta o con voto assembleare, oppure nel momento in cui, acquistati gli immobili, si firma il contratto di acquisto contenente anche l’approvazione al regolamento condominiale.

Il regolamento deve però riferirsi in modo esplicito all’impossibilità di esercitare l’attività specifica del B&B, e non contenere semplicemente la dicitura “attività ricettive”, poiché il Bed & Breakfast, così come suddetto, non è considerato una struttura ricettiva a tutti gli effetti, non avendo carattere di continuità così come pensioni e locande.

Il condomino che intende avviare tale l’attività dovrà comunicare il suo intento in sede di assemblea e operare con la massima trasparenza.  Nel caso in cui ci fosse il divieto nel regolamento, l’assemblea potrà decidere di mantenerlo o di modificarlo: infatti, solo il consenso di tutti i condomini aventi diritto al voto può impedire o permettere un particolare utilizzo degli appartamenti.

Le motivazioni più frequenti, all’impedimento di una struttura ricettiva, di solito riguardano, ad esempio, il flusso continuo di persone che entrerebbero in condominio, le utenze condominiali che potrebbero aumentare in vista anche di un utilizzo più frequente di luci e ascensori e, in casi straordinari, rumori molesti.

Dunque, ricapitolando, l’unico caso in cui non è possibile aprire un B&B in un appartamento condominiale si ha quando nel regolamento di condominio viene esplicitamente vietato.

Se si acquista un appartamento con l’intento di utilizzarlo sin da subito come struttura ricettiva, vi consigliamo di leggere attentamente il contratto di acquisto e il regolamento condominiale, affinché non presentino limitazioni.