RACCOLTA DIFFERENZIATA IN CONDOMINIO

Il rifiuto è tuo, non lasciarlo agli altri

Questo è lo slogan che apre il sito-web https://www.amaroma.it/raccolta-differenziata/. Ogni anno in Europa vengono prodotte 25,8 milioni di tonnellate di rifiuti di plastica, dei quali solo il 30 % viene raccolto e riciclato. Le proporzioni dell’emergenza sono notevoli, l’85 % dei rifiuti in mare è costituito da plastica. Per tale ragione il 16 gennaio 2018 la Commissione europea ha varato una strategia che punta ad avere il 100% di imballaggi riciclabili entro il 2030.

Nel frattempo però la situazione continuerà a peggiorare se per primi, nel nostro piccolo, non rispetteremo regole basilari del vivere civile come la raccolta differenziata. Ma, per quanto riguarda i condomini, quali sono le regole da seguire? Qual è il compito dell’amministratore? E se un condomino non rispetta la raccolta differenziata?

Ogni comune d’Italia ha le proprie regole a riguardo, come la raccolta porta a porta in orari e giorni stabiliti o quella stradale con l’uso di cassonetti colorati.

Alcuni regolamenti comunali stabiliscono che i contenitori destinati alla raccolta dei rifiuti vadano collocati in area di pertinenza condominiale e spostati all’esterno solo nei giorni e negli orari stabiliti dalla raccolta.

Solitamente in un condominio l’androne o spazi adiacenti all’edificio sono destinati ad ospitare i cassonetti dei rifiuti. L’Assemblea, a tale scopo, decide le modalità e la destinazione d’uso di uno spazio condominiale in quanto bene comune e sceglie colui che dovrà spostare all’esterno i cassonetti, per essere poi svuotati dagli addetti al servizio ecologico.

Il ruolo dell’amministratore di condominio è quello di verificare che il tutto venga rispettato, stare attento che il luogo scelto come deposito non diventi una discarica e agire, a prescindere da qualsiasi autorizzazione assembleare, se la situazione è talmente grave da minare l’igiene e la salute dei residenti.

Nel momento in cui, però, alcuni condomini non rispettano le regole della raccolta differenziata, l’amministratore non può esserne considerato responsabile e avrà l’amaro compito di dover addebitare sulle spese comuni condominiali eventuali sanzioni ricevute dal comune. Infatti, non potendo individuare il vero responsabile dell’erronea raccolta differenziata, la sanzione ricadrà sul condominio: tutti i condomini saranno costretti a pagare a causa della negligenza di pochi.

 

Dunque, cari lettori, bisogna essere responsabili delle proprie azioni anche in materia di riciclo; non solo perché si costringe i vicini a dover pagare i nostri sbagli o peggio la nostra negligenza; ma, soprattutto perché una nostra bottiglia di plastica, buttata nel contenitore dell’indifferenziato anziché in quello apposito, arriverà a contaminare paesaggi incontaminati o peggio potrà essere ingerita da altri esseri viventi. Tale nefasta evenienza deve farci essere quotidianamente più coscienziosi, attenti e rispettosi dell’ambiente che ci circonda.

Vi invitiamo, pertanto, a consultare i siti-web dei comuni delle vostre città e a reperire tutte le informazioni necessarie a una giusta raccolta differenziata.