LAVORI DI RISTRUTTURAZIONE: CONDOMINIO E REGOLE

Hai acquistato un immobile che necessita di ristrutturazione o semplicemente hai voglia di modificare l’aspetto interno del tuo appartamento. Quali sono le regole da seguire in un condominio?

Come tutelarsi dai danni ingenti provocati dalla ristrutturazione del condomino vicino?

Per chi effettua lavori di ristrutturazione su spazi di proprietà o di uso individuale, ci sono delle buone norme comportamentali da seguire, come comunicare preventivamente all’Amministratore di Condominio la data orientativa di inizio lavoro.

Se si tratta di lavori ordinari di lieve entità, che non prevedono la figura del Direttore dei Lavori, è consigliato inoltrare una comunicazione all’Amministratore.

Se si tratta, invece, di lavori di manutenzione straordinaria, opere interne di rilevante entità, che possano arrecare danni all’edificio o provocare eccessivo rumore e che prevedono la figura del Direttore dei Lavori, in questo caso il proprietario deve inoltrare comunicazione all’amministratore, così come enuncia l’art. 1122 del c.c. per opere su parti di proprietà o di uso individuale:

Nell’unità immobiliare di sua proprietà ovvero nelle parti normalmente destinate all’uso comune, che siano state attribuite in proprietà esclusiva o destinate all’uso individuale, il condomino non può eseguire opere che rechino danno alle parti comuni ovvero determinino un pregiudizio alla stabilità, alla sicurezza o al decoro architettonico dell’edificio.

In ogni caso è data preventiva notizia all’amministratore che ne riferisce all’assemblea.

Ciò non significa che i lavori devono essere autorizzati dal condominio o dall’amministratore. La comunicazione serve a notificare la presenza di lavori che nel caso dovessero arrecare danni, coinvolgere parti comuni dell’edificio o creare eccessivo rumore, l’Amministratore possa porre la questione all’attenzione di tutti i condomini e deliberare provvedimenti a riguardo. L’assemblea condominiale è sovrana, ma in questo caso non ha alcun potere di invadere la sfera di proprietà dei singoli condomini.

Ore 7.30 del mattino, gli operai iniziano i lavori di ristrutturazione, continuando per tutto il giorno fino alle ore 18, per un periodo lungo e interminabile. C’è chi ha lavori e turni notturni e necessita di riposo durante il giorno, chi studia o lavora a casa.

Il suono insistente del trapano, del montaggio dei mobili, la sporcizia e la polvere che entrano in casa, come ci si comporta in questi casi?

Purtroppo la legge non ha alcuna norma a riguardo, bisognerebbe far riferimento al regolamento condominiale, ma non tutti i regolamenti condominiali hanno divieti categorici o orari entro cui svolgere attività rumorose. Nel caso in cui sia presente una clausola del genere e il vicino non rispetti gli orari stabiliti, allora si può ricorrere al giudice.

In casi estremi, se ci troviamo dinanzi a lavori che vanno ben oltre l’orario lavorativo, continuando per esempio nella fascia oraria tra le ore 19 e le 7 del mattino? In questo caso la ditta operante dovrà essere in possesso dell’autorizzazione comunale, se così non fosse si può chiamare la polizia municipale per ottenere il sanzionamento del trasgressore.

Per quanto riguarda la sporcizia, la legge prevede che durante i lavori di demolizione, si debba provvedere a ridurre il sollevamento di polvere, irrorando con acqua le murature e i materiali utilizzati o, in alternativa, utilizzando appositi macchinari atti ad aspirare la polvere che, inevitabilmente, viene a prodursi. Se tali accortezze non venissero attuate e se i danni fossero ingenti, il titolare della ditta potrebbe essere sanzionato o in casi estremi rischiare il carcere, se si sporge denuncia contro di lui e la sua ditta.

Il codice civile attribuisce, però una responsabilità oggettiva anche al titolare dell’immobile, stabilendo l’obbligo di risarcimento del danno per le emissioni di rumori, polveri e fumi intollerabili. Si può, dunque, chiedere un risarcimento in denaro per le spese sostenute per la pulizia del nostro appartamento (tramite una ditta esterna o una collaboratrice domestica) nel periodo dei lavori o per l’eventuale danno alla salute causato dall’inalazione di sostanze nocive come calce, cemento e intonaco.

La vita in condominio non è sempre facile, la convivenza con altre persone può portare a litigi, delle volte però un po’ di tolleranza e, soprattutto, mettersi nei panni dell’altro potrebbe essere una carta vincente per tutti.

Non si può impedire al vicino di effettuare lavori; dopotutto anche noi potremmo trovarci a dover fare, prima o poi, lavori che potrebbero recare disturbo. Se si può effettuare quel lavoro con macchinari meno rumorosi e invasi, rispettando gli orari lavorativi, allora si opti per tali soluzioni, così come chiudere un occhio sul rumore (oggettivamente non esagerato) in orari lavorativi può giovare a entrambi le parti, non creando problemi e facendo finire i lavori il prima possibile.

Tollerabilità e condivisione sono indispensabili per una vita condominiale tranquilla.