L’ AMMINISTRATORE RIEQUILIBRATORE SOCIALE

Si parla spesso della funzione dell’amministratore all’interno del condominio. Cominciamo dalle basi, dall’abc, per intenderci…

L’amministratore è incaricato dall’assemblea dei condomini di svolgere, per loro conto, compiti inerenti aspetti economici e giuridici del condominio. Potrebbe essere definito l’organo di governo del condominio. Deve adempiere a tale incarico con ‘La diligenza del buon padre di famiglia’ (art. 1710 c.c.).

Cosa significa ciò? E’ semplice e allo stesso tempo complesso: deve agire ‘onestamente‘ che significa non solo non rubare i soldi dei condomini ma anche esser onesto intellettualmente. Operare nell’interesse del condominio, affinchè i condomini possano massimizzare i benefici dell’essere proprietari, tutti insieme, della cosa comune. Deve far si che all’interno del condominio ci sia più giustizia e più equità possibile. Tutelare i diritti dei più deboli e far stare al loro posto i prepotenti. Non farsi intimidire e non lasciare che alcuni dei condomini siano privati dei loro diritti. Deve saper offrire ai condomini i migliori servizi possibili, sia direttamente che indirettamente, ad un giusto prezzo. Deve conoscere e gestire le diverse realtà all’interno del condominio (culturali, sociali, multietniche….) valorizzando le diversità di tutti, affinché queste diventino una preziosa ricchezza comune. Deve capire i disagi individuali e collettivi dei suoi condòmini e aiutare loro a superarli. Deve esser corretto con i fornitori del condominio chiedendogli di fare altrettanto. Deve trattare con giustizia i suoi colleghi, non coprendo i loro errori e le loro nefandezze ma dandone giusto conto ai terzi.

Insomma : deve esser un pò avvocato, un preciso contabile, un buon psicologo, un tecnico, un capace comunicatore, un mediatore culturale…. e anche un po’ Robin Hood, se poi è anche un esperto in tecniche di difesa personale……non guasta affatto. Vi assicuro, non è un mestiere semplice ;-).